I
“Giovedì
del gusto”,
organizzati a Milano nell’ambito delle iniziative fuori Expo, sono
stati un’occasione straordinaria per avvicinarsi e conoscere una
regione unica nel suo essere: la Regione Marche.
Gli incontri
con le eccellenze del territorio sono articolati in due fasi:
l’approfondimento e la degustazione. Sono momenti conviviali, di
scoperta e di assaggio per ritrovare e riscoprire non solo il piacere
della buona tavola, ma anche e soprattutto il gusto per la tradizione
offerti dalla regione più longeva d’Italia: la Regione
Marche.
Nell’ambito
di questi appuntamenti particolare rilievo hanno avuto il miele ed
formaggi, due alimenti fondamentali nella tradizione culinaria della
regione.
L'apicoltura
è un’antica tradizione marchigiana, che
tutt'oggi è praticata e diffusa in tutta le
Marche. Si va dal miele che deriva dalle piante foraggere, dove
le api trovano il loro habitat ideale, al più classico millefiori
o poliflora, il cui gusto cambia di continuo al succedersi
delle stagioni e secondo il versante collinare.
Non mancano
mieli uni florali quali acacia, castagno, girasole. Degni
di nota il miele di coriandolo, prodotto grazie alla diffusa
coltivazione di coriandolo nelle Marche e i mieli legati a vegetali
spontanei, in particolare ad un’erba infestante, la stachys
detta anche Erba della Madonna.
Il
miele non è solo un “dolcificante”, ma un alimento più
complesso, dai molteplici aromi che ne favoriscono l’uso nella
gastronomia, dando un valore aggiunto alla cucina e non solo in
pasticceria. Tutto ciò permette anche di svincolare il miele
dall’unico appellativo di “prodotto salutare”, riconsegnandogli
il ruolo di “cibo sublime” nella produzione e preparazione dei
cibi.
L’abbinamento
del miele con alcuni formaggi, freschi e stagionati, è stato
ampiamente apprezzato nelle degustazioni realizzate.