venerdì 18 novembre 2022

Eurosostenibilità - Una prima sintesi del partenariato con Elisa Elettroimpianti di Crocetta del Montello

 



 Il progetto Eurosostenibilità promosso da Borghi d'Europa entra nel 2023, nel terzo anno di vita.

Il 7° Obiettivo dell'Agenda  per lo sviluppo sostenibile(Garantire l’accesso all’energia a prezzo accessibile, affidabile, sostenibile e moderna per tutti), è quanto mai all'ordine del giorno delle emergenze attuali.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – inquadrati all’interno di un programma d’azione più vasto costituito da 169 target o traguardi, ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.

I giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d'Europa hanno inserito l'azienda Elisa Elettroimpianti di Crocetta del Montello (TV), nel progetto Eurosostenibilità, per il settore la sostenibilità energetica.

Giuliano Sartor, nume tutelare dell'azienda, ci spiega : “ Operiamo nell'area degli Impianti elettrici, radiotelevisivi ed elettronici in genere, di antenne e di impianti di protezione da scariche atmosferiche , nel settore dell'automazione. Interveniamo nel settore riparazione e installazione di impianti di distribuzione di energia elettrica.”L'azienda è attenta a tutte le innovazioni tecnologiche e segue un percorso di aggiornamento professionale continuo.“ Questo ci ha permesso – continua Sartor-, di avere un atteggiamento naturale di curiosità e disponibilità intellettuale, che ci predispone a recepire anche tutto ciò che riguarda le normative, soprattutto a livello di sicurezza."

In questi giorni l'ufficio stampa del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, stà raccogliendo

tutti i servizi informativi sviluppati nel 2022, al fine di documentare presso le sedi istituzionali e gli 

organi di stampa i risultati della preziosa collaborazione co l'Azienda di Crocetta del Monteòllo.



venerdì 11 novembre 2022

MILANO VETRINA DEL GUSTO: GOLOSARIA 2022

 





Milano, 9 Novembre 2022- Golosaria, la fiera enogastronomica voluta e promossa da Paolo Massobrio e Marco Gatti, è giunta alla 17° edizione e si è svolta come sempre negli ampi spazi del Mico-FieramilanoCity, perfetti per accogliere frotte di appassionati ed operatori.

Il tema dell’edizione 2022 è stato “Il Gusto della Distinzione”, intesa non solo come indice di unicità, ma anche come simbolo di restituzione al territorio in termini di welfare, sostenibilità e colleganza.

Come gli anni passati Golosaria è stata ben suddivisa per aree tematiche (Food, Wine, Cucine di Strada, Enoteca di Golosaria, Agorà, Wine tasting e Show Cooking), alle quali si è aggiunta l’area Mixo, dedicata al bere miscelato, con la presenza di una selezione di piccoli prodotti.

Borghi d’Europa ha partecipato a Golosaria per cercare di scovare delle realtà artigianali, capaci di trasmettere emozione e passione, oltre alla qualità.

Per la parte Food da sottolineare i prelibati salami (come la Sbriciolona, il Capocollo Stagionato, la Finocchiona e i salumi di selvaggina come quelli di Daino e Capriolo) di Poli Sapori di Cerreto Guidi nel Fiorentino e poi le Follie di Carlo Giusti, allevatore che con la sua Azienda Naturalistica Biologica La Vallata a Lajatico (Pi) produce delle vere chicche per il palato (salumi, ragù di Antico Gallo del Chianti, i patè, il Black Angus).

Dal Friuli, molto apprezzati il Prosciutto San Daniele Dop dell’Azienda La Glacere e la famosa Gubana (dolce di tradizione ricco di noci, nocciole, pinoli e uvetta) di Dorbolò di San Pietro al Natisone (Ud).

Restando tra i i dolci, davvero ampia e di grande qualità la gamma di prodotti (come i biscotti al limone, la colomba artigianale alla nocciola dei Monti Nebrodi e la crema spalmabile al pistacchio) de la Bottega Reale della Pastry Chef Isabella Catalano Ciancio di Tortorici (Me), cosi come sono d’alta qualità le arance provenienti dagli agrumeti di Amici delle Arance di Grammichele in Calabria.

Per l’area Wine invece Borghi d’europa si è concentrata su alcune interessanti cantine della Lombardia, del Piemonte, della Toscana, della Basilicata e della Calabria.

Per il Piemonte ottime le etichette di Villa Felice, Azienda situata nelle colline di Cassine (Al) e gestita dalla Donna del Vino Renata Cellerino e poi quelle di Cascina Bertolotto, azienda di Spigno Monferrato (Al), che conta anche un Wine Resort e condotta dalla famiglia Galantini.

In Lombardia sono state degustate con piacere le fini bollicine  di Cantina Ricchi 1930 di Monzambano, nei Colli Morenici Mantovani e i Pinot Nero espressivi e persistenti di Cordero San Giorgio, cantina dell’Oltrepò rilevata nel 2019 dalla famiglia Cordero, che lavora in biologico anche Barbera, Croatina e Pinot Grigio.

In Toscana apprezzati il Vermentino Bianco e Nero della Cantina Calevro di Massa Carrara e, dalle colline di Montalcino, sia il Rosso che il Brunello di Palazzo, vini di grande struttura e complessità.

Per il Sud Italia Borghi d’Europa promuove il Cabernet Sauvignon Basilicata Sciffrà della Cantina Giorni di Pignola (Pz) e il Cirò Bianco e il Calabria Rosso Brutio 2014 da uve Calabrese e Sangiovese di Barone di Bolaro di Reggio Calabria.

Nella nuovissima area Mixo, assolutamente pregevole la selezione di Vermouth Storico di Torino di Giulio Cocchi (famoso anche per le bollicine Altalanga), a base di vino ed erbe e spezie aromatiche.

Tutte queste realtà visitate e promosse da Borghi d’Europa a Golosaria 2022 riassumono perfettamente il tema del Gusto della Distinzione della rassegna in ogni sfaccettatura, rivelando una forte passione per i territori da parte di ogni singolo produttore.

Così va bene!

venerdì 14 ottobre 2022

Borghi d'Europa alla Trattoria Norge di Romano d'Ezzelino – L'Europa in tavola

 Borghi d'Europa propone un viaggio nelle Terre Alte, da ottobre 2022 a febbraio 2023, per il Percorso Internazionale La Montagna dell'informazione.

L'iniziativa ha come obiettivo quello di 'informare chi informa', realizzando un percorso di conoscenza fatto di visite dirette, racconti di storie di luoghi, genti ed eccellenze.



A Romano d'Ezzelino i giornalisti e i comunicatori della rete hanno visitato la Trattoria Norge, ove Michela e Montassar, con il proprio staff, portano avanti una cucina di grande efficacia, legata profondamente alle tradizioni e alle eccellenze del territorio.


" Abbiamo voluto andare a tavola al Norge – commenta Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa -, in un giorno qualsiasi della settimana, al fine di cogliere negli oggettivi limiti di un menù di lavoro, il talento del ristorante."


La visita ci dà : la proposta di un piatto unico di grande impatto e un menù di due primi e due secondi.

Diciamolo subito : ci troviamo di fronte a piatti ben concepiti (anche nell'impatto visivo), semplicemente buoni, senza esagerazioni e con un occhio di riguardo alla qualità dell'accoglienza, senza riverenze untuose, ma in uno stile impeccabile, basato sulla colloquialità non invasiva.


Montassar è arrivato al Norge nel 2020, dopo 12 anni di esperienze in un noto ristorante della zona.

Oltre alla cucina di carne e selvaggina, propone anche il pesce, che gli giunge freschissimo da Mazara del Vallo dalla propria famiglia di pescatori.



"In un’atmosfera curata, elegante ed intima potrai assaporare i nostri piatti della tradizione, rivisitati in chiave moderna. La passione e la comprovata esperienza dello chef rendono speciali tutti i nostri piatti, sapientemente creati con ingredienti di primissima qualità. "


L'esordio in tavola con un ottimo chiaretto dell'azienda Santa Sofia di Pedemonte di Valpolicella.

Mirco, responsabile commerciale dell'azienda per la zona, ha poi proposto con le carni il Valpolicella Ripasso DOC Superiore.

"Di un bel rubino rosso, limpido e assai brillante, con unghia rubino-granata di ottima tenuta, ha naso deciso, con ricordi di amarene sotto spirito, prugne secche, pot pourri di fiori secchi, sottobosco, chiodi di garofano, rovere pregiato, cannella e radice di liquirizia: un profilo olfattivo ampio, avvolgente e aristocratico. In bocca mostra concentrazione, una texture tannica setosa e vellutata, un’acidità molto dinamica e un calibrato calore alcolico; di notevole intensità gustativa, chiude lungo e pulito."



Le cantine di Santa Sofia sono nella parte sottostante e a lato di Villa Santa Sofia, in passato conosciuta come Villa Serego. Iniziata nel 1560 su disegno di Andrea Palladio, la villa fu costruita su commissione di Marcantonio Serego, nobiluomo molto stimato e sposato a Ginevra Alighieri, anche se il grandioso progetto venne in realtà compiuto solo in piccola parte e ciò che si può vedere oggi è circa un terzo del disegno originale di Palladio.


La Trattoria Norge è stata inserita nelle Vie del Gusto del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato dala IAI -Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica.

Ogni mese i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa visiteranno il locale, che proporrà menù ispirati alla stagionalità e alle eccellenze del territorio. Le 'voci' dei produttori accompagneranno questo viaggio del gusto, che riscopre la trattoria come luogo di incontro e di conoscenza.



venerdì 16 settembre 2022

BOTTEGHE DEL GUSTO: DA FRANCESCA, PRODOTTI TIPICI DI MATERA A MILANO

 





L’Italia del Gusto ha fatto tappa nella piccola e organizzatissima bottega di sapori lucani in zona Casoretto a Milano

 

Milano, 14 Settembre 2022- L’Italia del Gusto ha ripreso la sua fitta attività di ricerca e valorizzazione di sapori tipici regionali, sia in ristoranti che in botteghe specializzate. Questa volta parliamo di sapori lucani al 100% , che si possono trovare a Milano, in zona Casoretto, nella piccola e organizzatissima bottega del gusto da Francesca, una signora molto appassionata e preparata, che dopo aver gestito per 15 anni un altro locale con caffetteria in zona Leoncavallo ha aperto il 6 marzo 2020 (prima del periodo buio di chiusure e restrizioni per combattere la pandemia) questo nuovo negozio.

La signora Francesca, dopo anni di ferie trascorse in Basilicata a Pisticci (Matera) dove ha conosciuto e compreso la notevola fattura delle varie eccellenze enogastronomiche lucane, si è accorta della mancanza di negozi a Milanoche proponessero tali eccellenze al consumatore, decidendo così di dedicarsi appieno a questa nuova avventura.

Ora il negozio da Francesca è un punto di riferimento per il gusto lucano, visto che arrivano ogni giorno clienti anche da fuori Milano, oltreché a chef e ristoratori anche piuttosto famosi: importante è stato il servizio di delivery svolto durante il lockdown, che ha fatto conoscere la bottega.

Parlando di prodotti tipici, la gamma è davvero diversificata, a partire da sua maestà il Peperone crusco, una gemma autentica gustabile sia a crudo che cotto in forno.

Ma non si possono scordare neppure salumi tipici come la sopressata e il salame pezzente o formaggi deliziosi quali il pecorino e il canestrano, ed anche i gustosi prodotti sott’olio come i funghi cardoncelli, i lampascioni e i pomodori secchi e le fantastiche passate di pomodoro artigianale.

Molto interessante è anche l’offerta di legumi, che comprende il fagiolo poverello, la crapiata, i ceci neri, le cicerchie, le fave e le cicorie e quella di dolci e panificati, dove spiccano il Tarallo Nasprato, i Calzoncelli e i Mostaccioli. E poi la gamma di taralli: si possono trovare alle cipolle, al finocchietto, al peperoncino classico, al grano arso, alla curcuma e all’aglio olio e peperoncino.

Per quanto riguarda il pane invece, va segnalato che arriva una volta alla settimana da Matera nel formato da mezzo chilo, pane di alta qualità che presenta sempre lo stesso impasto di lievito madre e cotto a legna.

Da Francesca si possono trovare naturalmente anche vini, birre artigianali e un’interessante serie di liquori ed amari come la crema di castagno, all’alloro, al sambuco, alle erbe, la crema di Limoncello, quella alla arance e poi il fragolino e il prugnolo.

Insomma, nella bottega da Francesca si possono trovare tipicità lucane al 100%, pronte per essere esaltate nella tavole di casa e al ristorante oltreché meritevoli di venire valorizzate alla grande.

Così va bene!

mercoledì 14 settembre 2022

Eurosostenibilità- L'intervento di Konsum srl alle giornate di informazione di Vittorio Veneto

 


 


 


 


Borghi d'Europa ha organizzato a Vittorio Veneto, Borgo del Gusto alcune giornate di informazione, per fare il punto sulla realizzazione dei progetti dei Percorsi Internazionali.

Uno degli incontri si è svolto presso il ristorante Semprequeo, con gli interventi di cinque direttori di testate giornalistiche nazionali, sui temi di Eurosostenibilità.



"Sono trascorsi ormai due anni – osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d'Europa-,

da quando Borghi d'Europa, grazie al Patrocinio di ESOF2020,Trieste Capitale europea della scienza, organizzò al Porto Vecchio di Trieste un incontro di informazione sui temi della sostenibilità. Da quel primo approccio è nato il progetto Eurosostenibilità, coordinato da Gianluigi Pagano, giornalista e scrittore di Bologna, direttore della rivista ND (Natura Docet) di Milano. Si è così snodato un itinerario di conoscenza, volto a scoprire la sostenibilità nelle diverse filiere produttive. "


Borghi d'Europa propone oggi le interviste realizzate da giornalisti della stampa nazionale ed internazionale sui temi dei Goals dell'Agenda 2030.

Lo scopo è quello di realizzare una imponente campagna che si concretizzerà nella pubblicazione di oltre 1000 servizi informativi e nella realizzazione di almeno 20 trasmissioni multimediali,grazie alla rete del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).



Konsum srl è intervenuta nel corso dell'incontro di informazione presentando le iniziative di i nformazione che l'azienda intraprende dal 2020 in collaborazione con Borghi d'Europa, distrbuendo anche una importante cartella stampa con tutti i servizi inofrmativi e i link delle rassegne stampa.

" Sono sostanzialmente due i temi che abbiamo affrontato- ci raccontano gli amministratori dell'Azienda- : i teni della sostenibilità ' dentro' le aziende e i temi della sostenibilità lungo la nostra filiera"

Aziende con un forte Sustainability DNA hanno una maggiore probabilità di generare risultati finanziari migliori e un impatto positivo duraturo sulla società e l'ambiente.



Konsum s.r.l. opera su tutto il territorio del Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia industriale.

L’apertura verso la conoscenza e l’utilizzo di nuove tecnologie nel rispetto dell’ambiente e delle normative vigenti costituisce il punto di forza di Konsum s.r.l. che, motivata e determinata a fornire risposte adeguate e al passo con i tempi, si propone di essere sempre pronta ad affrontare le sfide del futuro.

" L'impegno dell'Azienda – conclude Lupatin., è per davvero encomiabile. Non vi è infatti un utile commerciale da queste iniziative di informazione, ma un miglioramento sensibile della percezione positiva di Konsum srl nella società civile"

Che dire di più?


venerdì 19 agosto 2022

 

La sostenibilità e i progetti europei - L'incontro a Vittorio Veneto e l'intervento di Laura Panizutti

 





Borghi d'Europa propone dal 29 agosto al 1° settembre una serie di incontri sui temi dell'Eurosostenibilità, presentando le iniziative di informazione per il 2022 e il 2023.

" Oltre ad occuparmi della partnership che riguarda i progetti di finanza etica e sostenibile -osserva Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale -, tengo presente l'orizzonte più ampio in cui si inseriscono i progetti settoriali. Faccio miei i contenuti del

Manifesto Research and Innovation for the Future of Europe, lanciato da venti organizzazioni del mondo della ricerca e innovazione italiana ed europea.

Si legge che “il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini sarà in gran parte legato ai risultati nel campo della scienza e della tecnologia. Nei prossimi anni, la ricerca e l’innovazione saranno fondamentali per guidare la ripresa europea post-Covid, accelerare la transizione ecologica e la trasformazione digitale, e sostenere le aspirazioni di autonomia strategica dell’Unione.”

Mai come oggi – si legge ancora nel Manifesto – è fondamentale promuovere un dialogo aperto tra scienza, tecnologia e società e un impegno diretto dei cittadini nelle attività di ricerca e innovazione, in modo che gli Europei possano continuare a riconoscere il contributo della scienza e della tecnologia al progresso e alla propria vita quotidiana.

Per secoli l’Europa è stata la patria del progresso scientifico e tecnologico globale: oggi più che mai gli europei dovrebbero svolgere un ruolo attivo per fare della Ricerca e dell’Innovazione le basi per costruire l’Europa del futuro."

In questa direzione le giornate di informazione di Vittorio Veneto rivestono una particolare importanza.

" Il luogo ove si svolge l'incontro, Serravalle, è un luogo ricco di arte e di storia, che ben si presta

ad una progettualità sostenibile."


Caratterizzato dalla forma allungata, parallela alla strada e al fiume Meschio, il nucleo di Serravalle nasce infatti costretto all'interno della valle formata dai monti Cucco e Marcantone.

La città, però, deve la sua fortuna proprio a tale collocazione geografica, che rendeva obbligatorio il transito delle merci dalla zona del Cadore, attraverso la Val Lapisina, verso Venezia.

Allo stesso modo, la presenza del fiume Meschio, lungo il cui corso si sono sviluppate numerose e diverse attività artigianali (mulini, fonderie, lavorazioni di lame) ha avuto pari importanza nello sviluppo economico della città.

Il sistema fortificato originario, probabilmente, consisteva in un "campo trincerato" nella chiusa di Serravalle, collegato a una serie di "vigilie" poste lungo il percorso delle strade ricordate, verso est e verso le regioni germaniche, di cui ancora oggi rimangono significativi segni nei manufatti e nei toponimi: vigilia di San Giacomo di Veglia, torre di San Floriano.

Secondo la tradizione storica locale, alla metà del XII secolo i vescovi cenedesi, per investitura, consegnano Serravalle ed il suo territorio in feudo ad un gruppo di potenti famiglie, tra le quali prende rapidamente il sopravvento quella dei "da Camino".

L'intraprendenza della famiglia, le nuove opportunità di sviluppo legate ai transiti provenienti dal Cadore e dal bellunese attraverso la Val Lapisina e il fiorire delle attività manifatturiere favorite dalle acque del fiume Meschio – soprattutto la produzione di armi bianche, che riforniva un ricchissimo e rinomato mercato – determinano la crescita di un insediamento allineato e compresso lungo la strada ed il fiume, dominato nel suo punto mediano da un castello, Castrum, arroccato su uno sperone roccioso, costituito da cinte murarie, torri, dimora per le guarnigioni e cappella. Il nucleo, nel corso degli anni, va allungandosi ed allargandosi a sud del castello, intorno ad una piazza, luogo di attività e scambi commerciali.

Lo sviluppo è tanto intenso che a partire dal 1226 Gabriele III da Camino recinge Serravalle di nuove mura, riprendendo ed ampliando quelle preesistenti, in modo da formare una triplice cerchia scandita da dodici torri le cui significative emergenze testimoniano ancora quell'"ars aedificandi" funzionale alle passate strategie belliche.

La nuova cinta si collega, attraverso le pendici di due colli Cucco, con la chiesetta di S. Antonio (di cui rimangono alcuni elementi) e Marcantone con il Santuario di Sant' Augusta. Quest'ultimo, ricostruito nel 1450, rappresenta un punto di riferimento per tutti i serravallesi perché contiene le spoglie della santa patrona, Augusta, morta martire, secondo la leggenda, per mano del padre, rude comandante goto al quale si fa risalire l'erezione della fortificazione culminante nella cosiddetta "Turris Nigra", visibile sul versante ovest del colle Marcantone, anche se in raltà si tratta di un elemento difensivo di epoca veneziana.

Dal 1337, con la dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia, Serravalle lentamente si modifica nell'aspetto, quasi esclusivo, di centro fortificato, quale finora si era mantenuto, e cominciano a sorgere i primi quartieri urbani dove prendono dimora i mercanti e gli artigiani della città. La lunga "pax veneta" che ne segue si esprime nel tessuto edilizio di Serravalle che si consolida, tra il '400 ed il '500. Le case e i palazzi, con le loro ricche facciate ed il continuum di portici, si addensano lungo l'asse principale costituito dall'acciottolata Contrada Riva (attuale via Roma), che passava attraverso l'antico Castello sfilando davanti alle imponenti dimore dei più ricchi e nobili casati della città, e dalla Calgranda (via Martiri della Libertà).

Anche sotto la signoria della Repubblica Marciana, Serravalle conserverà un ruolo strategico ed economico come punto di congiunzione del Trevigiano, del Bellunese e del Friuli.

"Il rilancio culturale e residenziale di Serravalle passa attraverso una rigenerazione dei palazzi storici , l'implementazione delle attività commerciali passando per la valorizzare del patrimonio culturale e sociale. "


Serve quindi un progetto di sostenibilità ambientale, che non può essere rinviato.



Ecco come i principi generali dell'Agenda 2030 si saldano agli obiettivi territoriali.

"Le partnership servono soprattutto a questo", conclude Laura Panizutti, ben consapevole

del suo impegno.

mercoledì 20 luglio 2022

Borghi d'Europa a Roma ad Abitudini e Follie : dalla pinsa con i salumi equini di Giovanni Coppiello ai vini di Villa Simone

 

 





Borghi d'Europa ha organizzato la presentazione dei programmi 2023 del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), a Roma, presso il Ristorante Pinseria Abitudini e Follie.

 

Il ristorante si trova in zona Piazza Bologna/Policlinico, ed è un locale moderno, poliedrico ed accogliente, dove mangiare e bere bene in ogni momento della giornata.

“Siamo un tipico locale storico che io e Gianluca abbiamo aggiornato in chiave moderna, mantenendo però la cucina tipica romana – ci dice Francesca, una dei due titolari -, facendone un originale coffee bar, un luogo piacevole per pause dessert con un bell’open pace per un aperitivo o una degustazione di vini. Nel locale un piatto di cui non possiamo non parlare è la “Cacio e Pepe” rivisitata con gamberi rosa e lime,, ma è molto popolare anche la Pinsa con un impasto di 3 farine: soia frumentò e riso, con una lievitazione di più di 48 ore, farcita anche qui con piatti tipici romani. Abbiamo anche una proposta di Street Food chiamata “Saccoccia romana.”

 

In questo contesto si è tenuta la conferenza stampa , con l'intervento della redazione nazionale di Borghi d'Europa Magazine. Francesca e Gianluca hanno proposto alcuni piatti, partendo rigorosamente dalla Pinsa.

 

“Abbiamo apprezzato particolarmente- osservano Francesca e Gianluca-, gli sfilacci e la bresaola equina del Salumificio Coppiello, che ha una lunga storia fatta di passione e ragione. Passione per il proprio lavoro e passione nel selezionare i tagli migliori di carne equina di prima scelta, sia di puledro che di cavallo adulto.”

 

“La nostra Bresaola- racconta Barbara Coppiello-, è prodotta con carne equina magra di prima scelta e lavorata con tutta l’attenzione e la sapienza di chi sa unire tradizione e nuove tecnologie di produzione. Tagli selezionati di cavallo che dopo la lavorazione sostano per circa un mese nelle efficienti stagionature dell’azienda. È così che viene assicurata una carne che merita il titolo di “eccellente” e solo dopo aver “dormito” per un mese le bresaole diventano un piacere per il palato.”

 

Gli sfilacci di carne di cavallo rappresentano “la punta di diamante” della produzione di Giovanni Coppiello. Con arte e passione ha saputo unire un’antica ricetta del proprio paese con la conoscenza delle nuove tecnologie di preparazione. Per far scoprire così un piatto unico dai pregi infiniti: ottimo antipasto, o anche intingolo per condire paste bucate, oppure un prelibato secondo.

 

La degustazione ha poi valorizzato i piatti di Abitudini e Follie : dalla cacio e pepe, alla gricia, sino a terminare con una selezione di dolci deliziosi.

 

Ospiti di rango dell'incontro i vini dell'azienda agricola Villa Simone , intervenuta con 

la responsabile commerciale Fulvia Stebellini e la responsabile della comunicazione Sara Costantini.

Nei primi anni ‘80 Piero Costantini acquista nel comune di Monteporzio Catone, nel cuore della tradizione viticola del Frascati le vigne che furono del Cardinal Pallotta con l’intento di produrre un vino di alto prestigio capace di tener testa alle più grandi qualità enoiche del nord. La strada intrapresa era lunga e difficile minata dalla tentazione di un mercato facile ma di sicuro insuccesso, Il Frascati spadroneggiava nei mercati internazionali solo grazie al suo nome

 

 

“La prima cosa- commenta Fulvia Stebellini-, fu di reimpiantare nuovi vigneti inserendo le varietà minori come la Malvasia del Lazio, a scapito di quelle più produttive (Malvasia di Candia e Trebbiano) ma di qualità nettamente inferiori, coltivandole a controspalliera con sistemi di potatura corta (guyot e cordone speronato) in modo da ridurne drasticamente la produttività. In un secondo tempo fu modernizzato tutto il ciclo di vinificazione dando ampio spazio alla tecnologia del freddo.”

 

Alessio Dalla Barba, giornalista e sommelier AIS, responsabile nazionale della comunicazione di Borghi d'Europa , ha realizzato le interviste e degustato i vini.

“Ad oggi – osserva Dalla Barba-,l’azienda è di proprietà di Lorenzo Costantini, rinomato enologo e appassionato dei vini laziali. Lorenzo crede nel Frascati e nelle sue grandissime potenzialità; ritiene che il terreno del Vulcano Laziale, renda unici i vini prodotti in questa zona e che il clima favorisca la perfetta maturazione delle uve; la vocazionalità pedoclimatica trova la sua massima espressione nella coltivazione della varietà autoctona per eccellenza: la Malvasia del Lazio, detta anche Malvasia Puntinata.”

Per il futuro l’intento è di arrivare a produrre un Frascati con l’80% di Malvasia del Lazio per dar vita ad un vino unico e tipico del territorio.

L’azienda Villa Simone, inoltre, si impegna nel rispetto dell’ambiente, riducendo al minimo i consumi di acqua e di energia e l’utilizzo degli antiparassitari grazie all’ausilio di attrezzature e tecnologie avanzate.

Tre sono state le le etichette degustate ad Abitudini e Follie: per primo il Frascati Superiore Docg “Villa dei Preti”, dal colore giallo paglierino poco intenso , al naso fruttato e floreale e al palato fresco e sapido, con un ottimo equilibrio.

Poi, la Malvasia del Lazio Igp (considerata la migliore varietà presente nella zona), anch’essa con un naso fruttato e floreale, ma dotata di struttura e complessità al palato, con un bel finale ammandorlato.

Infine, è stato provato anche il rosso “Ferro e Seta” Lazio Igp: un vino molto austero ed elegante, con un naso intenso, visto il mix di sentori speziati e balsamici e le note di frutta rossa, mentre al palato si è rivelato potente e morbido, con una grande armonia.

 

I vini di Villa Simone sono stati inseriti nel viaggio del gusto del Percorso Internazionale Eurovinum,il Paesaggio della Vite e del Vino.

 

L'incontro di informazione si conclude con un annuncio : Abitudini e Follie ospiterà, dopo le vendemmie,  l'incontro dei direttori di testate giornalistiche impegnati negli itinerari internazionali di Borghi d'Europa.

Così va bene !

 

sabato 2 luglio 2022

La Via dei Norcini : la Puglia del Salumificio Cervellera e il Veneto del Salumificio Spader

 


 



La Via dei Norcini è lo speciale itinerario che Borghi d’Europa realizza per raccontare le storie dei maestri salumai, dalla Croazia alla Calabria.

“In questo viaggio del gusto – commenta Renzo Lupatin. Presidente dell’Associazione-,ci ha sempre accompagnato Emanuele Spader, nume tutelare del Salumificio Spader di Mosnigo (Treviso), che ci ha raccontato la storia e le caratteristiche delle eccellenze degli altri Paesi europei”.

Così, in Puglia, la scelta è stata quella di dar voce al capocollo di Martina Franca, segnatamente ai prodotti del Salumificio Cervellera.

“Conosciuto e apprezzato sin dal XVIII secolo in tutto il Regno di Napoli il capocollo è il salume più rappresentativo dell’antica arte norcina martinese. Prodotto artigianalmente con materie prime di qualità in un territorio fresco e ventilato, ricco di boschi di querce e profumata macchia mediterranea. Grazie al suo profumo intenso e il sapore delicato è uno dei salumi più apprezzati al mondo.Stagionatura: da 130 gg a 180 gg “

“Carne suina allo stato brado dei nostri boschi e allevamenti – raccointa Giuseppe Cervellera-. Il pezzo è la parte del collo superiore del maiale.

Come abbinarlo: Pane di Altamura con burrata di Andria e Capocollo

Alla vista è un Capocollo Intenso e fumè dalla fetta precisina di medio pezzatura, con grasso bianco e magro rosso scuro poco marezzato.Al naso esprime le noti dolci e pulite dalla concia e del vin cotto e soprattutto sentori di legno e fumo, intensi ma non invasivi. Sensazioni che tornano in bocca e si uniscono a buon pepe, carne stagionata e a una sapidità equilibrata. La struttura è tenace ma succosa e scioglievole. “

Nella degustazione che Borghi d’Europa ha dedicato all’incontro fra Puglia e Veneto, Emanuele Spader ha proposto un classico della propria produzione : il prosciutto cotto alla fiamma.

Il Prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader, è un prodotto aromatizzato con aromi ed erbe aromatiche, legato a mano e cotto arrosto, confezionato in sottovuoto.

“La sua peculiarità – ha osservato Renzo Lupatin, presidente di Borghi d’Europa-, risiede nel perfetto equilibrio tra sapore delicato del cotto e il profumo dolce e pulito delle spezie aromatiche e di grigliato. Il prosciutto cotto Fiamma è tenero e succoso, compatto e gradevole per tutti i palati.”

Il Prosciutto viene sottoposto ad una fase aggiuntiva, oltre a quelle di asciugamento e affumicatura con legno di faggio e ginepro, anche di bruciatura a fiamma della cotenna.

“Questo rende il prodotto estremamente nero e dona un caretteristico gusto e profumo di affumicato e di grigliato.”

lunedì 20 giugno 2022

IL BANCO DI DEGUSTAZIONE “TUTTI I COLORI DEL BIANCO” TARGATO GOWINE

 




Nuova ottima degustazione per Borghi d’Europa

Milano, 20 Giugno 2022- Borghi d’Europa ha fatto un viaggio del gusto dalle Alpi alla Sicilia , coi vitigni a bacca bianca, autoctoni e non, autentici mattatori.

Tutto questo all’ottimo banco di degustazione targato Gowine “Tutti i colori del Bianco”, svoltosi nelle ampie sale dell’Hotel Melià, location perfetta per eventi di tale caratura.

Tra la parte banco e quella enoteca erano numerose le etichette presenti,da tutta Italia, con la possibilità in alcuni casi di poter assaggiare lo stesso vino, prodotto però in due annate diverse.

Quest’ultimo è stato un aspetto indubbiamente interessante, che ha favorito una full immersion sulle diverse realtà “bianchiste” italiane, volta a capire l’identità di ogni vino degustato.

Tra i vari assaggi, Borghi d’Europa ha apprezzato molto i Gavi Docg della Società Agricola La Raia di Novi Ligure (Al), poi i Bianchello del Metauro Doc e il Verdicchio dell’Azienda Agraria Fiorini di Terre Roveresche (Pu), poi gli iconici e insoliti bianchi di Bajta Fattoria Carsica di Sgonico, nel Triestino e dai Colli Orientali friulani Il Pinot Bianco Doc e la Ribolla Gialla Doc di Roberto Scubla.

 

Altri protagonisti dell’evento sono stati da Monte Porzio Catone (Rm), i Frascati Superiore Docg di Villa Simone e dall’Abruzzo, precisamente dal Chietino i vini bianchi di Cantina Frentana.

Un bel viaggio italiano all’insegna di grandi bianchi rappresentativi di terroir così diversi e allo stesso tempo ricchi di specificità: evviva!

martedì 17 maggio 2022

Le degustazioni di Borghi d’Europa Azienda Agroforestale Fontezoppa – Civitanova Marche (MC)

 





Giovedì 5 maggio 2022, presso la Caffetteria Goppion di Vittorio Veneto, la redazione di Borghi d’Europa ha degustato due diverse espressioni della produzione della cantina Fontezoppa di Paolo Luzi & C., con sede in contrada San Domenico a Civitanova Marche (MC).

L’Azienda Agroforestale Fontezoppa, prende il nome dalla fonte che anticamente sgorgava dove si trovano ora le vigne. È una azienda legata alle radici marchigiane ed un punto di riferimento per la produzione e la valorizzazione dei vitigni autoctoni. Come ci spiega Manuele Dal Bianco, che ne cura localmente la distribuzione, la gamma dei vini nasce quasi elusivamente da uve autoctone di ribona o maceratinopecorinoincrocio bruni 54 (incrocio delle varietà sauvignon e verdicchio), sangiovese e vernaccia nera, quest’ultima proveniente dalla proprietà di Serrapetrona, una località nota per la produzione della Vernaccia di Serrapetrona DOCG. Un vino spumante, prodotto nelle tipologie secco e dolce, unico per la sua tipologia e per la tecnica di produzione che prevede tre fermentazioni.

Lo scrittore, giornalista e regista Mario Soldati (*1906 - †1999), nell’opera Vino al Vino, citando Luigi Veronelli, così descrisse

[…] la famosa Vernaccia di Serrapetrona, vino rosso, abboccato, spumante: vino antico, pare, e molto raro: il Veronelli nella sua guida ne dice mirabilia: […] «Gran vino, degno di cru, degno di fama: colore rosso porporino, caratteristico personale sui generis largo e continuo bouquet, sapore dolce e tuttavia elegante, che va attenuandosi, sempre più spirituale, in bottiglia»”.

Questi i vini degustati:

Pepato – Serrapetrona DOC 2017 - Vino Biologico – 100% vernaccia nera  – alc. 13,5% vol.

Rosso rubino intenso e vivace.  Al naso alla speziatura di pepe nero e pepe bianco si uniscono profumi di ciliegie, ribes e prugne, con richiami balsamici e sensazioni minerali nel finale. All’assaggio il sorso presenta un tannino garbato, ben integrato, che si accompagna ad una decisa freschezza. Un vino elegante da abbinare a secondi piatti di carni rosse, come ad esempio, il filetto al pepe verde.

Joco – Falerio Pecorino DOC - Vino Biologico 2021 – 100% pecorino - alc. 13% vol.

Giallo paglierino brillante. L’olfatto è ricco, emergono sentori di erbe aromatiche, profumi di fiori di tiglio e ginestra, aromi di frutta esotica, ananas, mango, ricordi di agrumi e spruzzi salmastri in sottofondo. In bocca è caldo, morbido, equilibrato da tonica freschezza e decisa sapidità. Molto persistente con finale lungo.  Da abbinare ad una frittura di pesce dell’Adriatico ma anche con un primo piatto come le pappardelle al ragù  di carni bianche. Presso la Caffetteria Goppion di Vittorio Veneto questo vino è stato proposto in abbinamento con il ricco e gustoso Club Sandwich, rivisitato da Riccardo Da Boit, un mix di ingredienti perfettamente dosati e calibrati, arricchiti dalla presenza dell’uovo sodo.

Arrivederci alla prossima degustazione!

 

Antonella Pianca