giovedì 18 settembre 2025

Rassegna eventi “Spunti d’arte 2025” Seconda edizione in Valle Grana

 



La rassegna “Spunti d’arte” si svolgerà in autunno e inverno in Valle Grana, con una serie di incontri a cadenza mensile, dedicati all’arte e alla cucina; l’iniziativa, alla seconda edizione, ha come curatore artistico Domenico Olivero ed è organizzata dall’Associazione La Cevitou - Ecomuseo Terra del Castelmagno con il patrocinio dell’Unione Montana Valle Grana e dei Comuni di Caraglio, Monterosso Grana, Bernezzo e Montemale.

Come spiegano gli organizzatori: Incontrarsi è condividere attimi di riflessioni e passioni; su questo spirito, per la stagione autunno inverno dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno si vuole proporre un percorso di aggregazione comunitaria sul tema dell’alimentazione, vista in una chiave antropologica, storica e artistica”.


Sabato 4 ottobre 2025, a Caraglio è in programma il primo evento, un “Brunch artistico” in occasione della ventunesima giornata del contemporaneo organizzata dall’Amaci (Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani). L’incontro avrà come riferimento la figura di William Turner, l’artista dei cieli” presentato dal curatore della rassegna Domenico Olivero: la presentazione dell’artista si terrà al ristorante “Il Portichetto” di Caraglio durante il brunch. Prima dell’esperienza sensoriale, artistica e gastronomica, il ritrovo per i partecipanti è alle ore 10 davanti al Filatoio, per una passeggiata verso il centro cittadino di Caraglio passando dalla collina, sul percorso dell'installazione artistica di Silvia Margaria “L’escondut” (realizzata nel 2023).


Iscrizioni entro giovedì 2 ottobre a expa.terradelcastelmagno@gmail.com


Gli appuntamenti di “Spunti d'arte”, nella seconda edizione dedicati alla tematica “Il cielo dell'arte - Dagli astri alle astronavi” avranno cadenza mensile, dal 4 ottobre 2025 al 28 febbraio 2026 e vedranno il coinvolgimento di realtà territoriali nei comuni di Caraglio, Monterosso Grana, Bernezzo e Montemale. A fine febbraio si effettuerà una gita conclusiva alla GAM di Torino per la visita alla mostra intitolata “NOTTI. Cinque secoli di stelle, sogni, pleniluni”, curata da Fabio Cafagna ed Elena Volpato, che presenta circa cento opere provenienti da prestigiose istituzioni.


Ingresso gratuito agli incontri, pasti a pagamento (su prenotazione), contattando l’Ecomuseo Terra del Castelmagno telefonicamente al +39 329 4286890 o scrivendo a expa.terradelcastelmagno@gmail.com.


Le iniziative in programma nella seconda rassegna “Spunti d’arte” si svolgono in Valle Grana (CN), sul territorio amministrativo dell’Unione Montana Valle Grana e dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno. Nello specifico i Comuni in cui si terranno gli incontri sono, in ordine cronologico: Caraglio, Monterosso Grana, Bernezzo, Montemale.



WILLIAM TURNER


William Turner è uno dei più importanti artisti inglesi. Vissuto alla fine del Settecento prende parte al movimento romantico, con uno stile che si evolve in una chiave anticipatrice dell'Impressionismo muovendosi poi verso l'astrattismo. Le sue opere sono dedicate prevalentemente alla pittura paesaggistica, sia nella tecnica dell'olio che dell'acquerello.

Quadri caratterizzati da una forte e originale visione che gli meritò il soprannome di «pittore della luce».


sabato 13 settembre 2025

A Castione di Loria riprende il cammino di 'Fuori dal Coro' : la sosta gustosa a Veneto Artist

 


Castione (Castion in veneto) è una frazione del comune di Loria in provincia di Treviso.

Il nome deriva dal termine latino castrum, diventato poi castellum, a causa della presenza di postazioni difensive di età romana. Conosciuto sotto il nome di Castrum Leonis, divenuto dopo il 1100 Castillionum e Castiglonum.

Nel 1222 Castion è nominato tra i villaggi di proprietà di Romano d'Ezzelino. In origine faceva parte della pieve di Castello di Godego e chiesa campestre di Ramon fino al 1641.


L'economia locale, storicamente basata sull'agricoltura, ha visto sorgere tra gli anni sessanta e settanta molte imprese famigliari in svariati campi come quelli florovivaistico, metallurgico, edile, ristorazione, pubblicitario, arredamento e molto altro. Successivamente dal 2000 iniziarono a sorgere importanti imprese industriali e una vera e propria zona industriale.


I Luoghi d'interesse

Architetture religiose

La chiesa di San Mauro risale al XIV-XVIII secolo costruita su antiche preesistenze datate anteriormente al 1564 e relative ad una antica cappella dedicata al Santo.


Ville


Attualmente Villa Civran Manfrin è stata posta in vendita dalla Congregazione che ne detiene ancora la proprietà. Necessità di manutenzioni e restauri. Villa Civran Manfrin di Castione di Loria è un esempio importante di villa signorile del XVII sec. con modifiche ottocentesche. Fu costruita nel XVII sec. dalla famiglia veneziana Civran. È un edificio a tre piani con una grande Barchessa e un ampio Parco con Lago. Ad est c'è una torre con merlature guelfe. Quando fu costruita venne amministrata dal Comune di Bessega, dal 1815 al 1866 da quello di Loria, dal 1867 al 1887 da quello di Castello di Godego, poi tornò al Comune di Loria ed infine venne acquistata dalla Congregazione dei Padri Missionari della Santa Famiglia. Villa Civran Manfrin dovrebbe ritornare ad essere il centro di attività ricreative, socioculturali e umanitarie per la Comunità di Castione e per tutto il comune di Loria. (https://fondoambiente.it/luoghi/villa-civran-manfrin?ldc)



I giornalisti di Borghi d'Europa hanno fatto una visita gustosa a Veneto Artist (Ristorazione a modo nostro), sempre incuriositi dalle nuove proposte.

"Veneto Artist nasce dal desiderio di offrire un'esperienza autentica, fatta di sapori genuini, ingredienti selezionati e un'atmosfera accogliente.".

Queste le parole del Sindaco di Loria, nella serata di ianugurazione.



"Da oggi inizia una nuova avventura per Enrico Calderaro ed il suo team, in bocca al lupo, che sia un'esperienza lunga e ricca di soddisfazioni."




L'Associazione Borghi d'Europa e l'Associazione l'Altratavola lanciavano nel 2012 la rassegna d'informazione 'Fuori dal Coro', un viaggio di comunicatori e giornalisti alla scoperta degli inediti del buon e bello vivere di molti borghi taliani ed europei.

Oltre 200 le aziende visitate ; oltre 100 i rappresentanti di istituzioni e associazioni locali coinvolti, per una iniziativa che venne seguita da diverse trasmissioni televisive (fra le altre L'Italia del Gusto, La Verità nel Piatto, Percorsi del Gusto,ecc.) e che toccò tutte le Regioni d'Italia e 15 Paesi Europei.

La manifestazione produsse una rilevante quantità di materiali informativi, pubblicati a livello multimediale ( carta stampata, informazione online, radio e tv).

" Sempre con lo stile che ha segnato la nostra storia - osserva Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa-, e che non premia di certo i soliti noti ".

Con la visita a Castione riprende il Cammnino delle Identità.



giovedì 21 agosto 2025

Vigonza nei progetti europei – La Pasticceria DOLSE di Nicolò Trovò nel Percorso La Via delle Buone cose



Due gli appuntamenti che i giornalisti di Borghi d'Europa ricordano con lucidità : la visita di Luigi Veronelli a Busa di Vigonza, al ristorante al Tunnel , per celebrare la nascita della associazione L'Altratavola e delle iniziative di Padova in Cucina e, nel 2016, la partecipazione del Comune di Vigonza alla rassegna informativa che si era svolta nella Bassa Padovana e nella Bassa Veronese, al fine di mettere a confronto i progetti e le iniziative di valorizzazione di oltre 50 borghi europei.

L'orizzonte culturale della rassegna aveva fatto esplicito riferimento agli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa ed aveva costituito la trama comune di tutti gli interventi.

Il tema : i borghi e le città di fondazione, Vigonza con il borgo rurale progettato dall'architetto Quirino De Giorgio, uno dei massimi esponenti del movimento futurista.

Nel settembre del 2025 riprende Il Cammino delle Identità e Vigonza riproporrà quei temi, grazie anche al sostegno della civica amministrazione, nella persona del Vice Sindaco Damiano Gottardello.

" Borghi d'Europa, nel quadro delle iniziative del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio Iai-Iniziativa adriatico ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica) – racconta Renzo Lupatin. Giornalista-,ripropone la campagna di educazione alimentare destinata  all'infanzia ".


La Via delle Buone Cose

Il giornalista Luigi Veronelli aveva dedicato alle Buone Cose, una delle sue guide più importanti.

Gli 'indirizzi di gola' hanno così rappresentato per i comunicatori e i giornalisti di Borghi d'Europa

una indicazione e una strada da perseguire.

Secondo lo stile veronelliano, le scelte degli indirizzi avviene con visite in incognito e plurime, al fine di garantire l'autenticità delle scelte stesse.

Così, per la Via delle Buone Cose, una delle tappe del gusto è la Pasticceria DOLSE di Nicolò Trovò di Vigonza.



" Siamo per davvero rimasti colpiti dalle visite alla Pasticceria DOLSE ", commenta Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa."



"Dolse - La pasticceria è il conseguimento di un sogno maturato da quando ero ancora tra i banchi di scuola. Dolse - La pasticceria è la mia massima espressione di amore, fatica e “sacrificio”. Certo, un sacrificio piacevole, perché si sa che quando si sceglie il lavoro che si ama non si lavora neppure un giorno della propria vita. Dolse - La pasticceria è il connubio delle mie esperienze professionali ed umane: ho imparato molto presto quelle che sono le basi di questo lavoro quando mi hanno accolto nella Pasticceria Mazzari (Padova), un po’ come un bambino impara a camminare, loro mi hanno permesso di “giocare” con il cioccolato e conoscerne i segreti. Dopo 6 anni intensi, ho deciso di provare un’altra sfaccettatura del mio mestiere: la ristorazione."






Anche in quel mondo Nicolò compie esperienze a dir poco straordinarie : passare dalla cucina di Gianfranco Vissani a Cortina D’Ampezzo al ristorante stellato “La Stȕa de Michil” nell’Hotel La Perla, a Corvara.

"Di certo però, non posso negare, che ciò che mi ha davvero cambiato è stato un breve periodo nel Ristorante di Luca Fantin, Bvlgari di Tokyo, grazie a Fabrizio Fiorani ho imparato nuove tecniche e compreso ancora un altro lato di questo mestiere. Dopo un’importante esperienza nella pasticceria Acherer.Patisserie (Relais Dessert), dove ho appreso l’unione imprescindibile tra dolci e fiori, e vari stage in giro per il Belgio, ho capito che il momento di Dolse - La pasticceria era arrivato. "




I risultati di queste storie possono essere 'degustati ed apprezzati', direttamente, nella Pasticceria di Vigonza.




I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito DOLSE nei progetti europei che

vogliono  ricordare Luigi Veronelli.

"Sono diversi anni – racconta Bruno Sganga, giornalista, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro-,che Luigi Veronelli (Gino per chi aveva vera amicizia e confidenza con lui) ci ha lasciati ed una volta per tutte sia chiaro che siamo tutti debitori a Veronelli. Lo sono i consumatori a cui ha saputo raccontare “camminando la Terra” in modo esemplare ed unico, come i vari protagonisti del settore agroalimentare ed enogastronomico, verso questa figura leggendaria ed autentico uomo di cultura. Lo siamo tutti all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al conduttore televisivo precursore del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis.

Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti: dalla sua “L’Etichetta” e le millanta sue Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per amicizia e fiducia, tra marketing e redazione, viaggiando ovunque con lui, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed anche umana. Sorrido quando negli ultimi tempi leggo od ascolto di gente che lo cita, mette immagini con lui o sbandiera lettere, per evidenziare che “conosceva” Veronelli.., pur di poterlo citare e vantarsene. Ma Gino era cordiale ed aperto con tutti, come dimostrava nella sua “Corrispondenza pubblica e violata” a cui dedicava ore ed ore, pur quando lontano dalla sua dimora bergamasca. "


VERONELLIANA è il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.

Nicolò Trovò e la sua creatura DOLSE, ci sono .

Così va bene !


martedì 5 agosto 2025

La Macelleria di Manuel Dario di Noventa Padovana, scelta da Borghi d’Europa


Erano almeno due anni che i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa non visitavano

la bella macelleria di Manuel Dario,in via Roma a Noventa Padovana.

Padova è la tappa settembrina del viaggio del gusto che Borghi d’Europa propone per il tour di Veronelliana, la rassegna informativa dedicata a Luigi Veronelli.

Così Borghi d’Europa ha organizzato alcune visite gustose in occasione del 25° Anniversario della nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica. Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica), realizzando un simpatico anteprima, voluto da Renzo Lupatin,giornalista padovano, presidente di Borghi d’Europa.

” Parlare di carni di prima qualità alla Macelleria di Manuel Dario è richiamare semplicemente l’impegno quotidiano che Manuel e la sorella Alessia ( autentica ‘maga’ dei preparati), infondono nel loro mestiere”.

Un banco che coinvolge la vista e gli altri sensi, a dimostrazione che la professionalità

non conosce limiti.

” Oggi il macellaio -osserva Renzo Lupatin-, è diventato anche gastronomo, sa suggerire

ai clienti gli acquisti e fornisce consigli per le cotture.”

Un “macellaio un po’ gastronomo” è un professionista che unisce le competenze tradizionali del macellaio con una passione per la gastronomia e la cucina. Questo tipo di macellaio non si limita alla vendita di carne, ma offre anche consigli, preparazioni e, in alcuni casi, piatti pronti, spesso con un occhio di riguardo alla qualità, alla provenienza e alla valorizzazione della carne.

“Oltre ai tagli tradizionali, questo tipo di macellaio conosce le diverse razze, le loro caratteristiche di gusto e le migliori tecniche di cottura.

Fornisce consigli su come preparare al meglio la carne, quali abbinamenti di sapore preferire e quali contorni valorizzano il piatto.

In alcuni casi, offre piatti pronti a base di carne, come arrosti, polpettoni, spiedini, ecc., preparati con ingredienti selezionati e tecniche di cottura studiate.

Predilige carni di provenienza locale, da allevamenti controllati, e presta attenzione alla stagionalità dei prodotti. “

Borghi d’Europa ha inserito la Macelleria di Manuel Dario nella campagna di educazione alimentare che si svolge a Padova.

sabato 14 giugno 2025

27 giugno, alla Mole Vanvitelliana DI Ancona CelebrazionE DEL 25* Anniversario della nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica)

 


L'impegno di Borghi d'Europa nel progetto “L'Europa delle scienze e della cultura” (Patrocinio IAI)

Il 2025 rappresenta il 25° anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica), che è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-ionica.

La IAI ha origine il 19 - 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministri degli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della “Dichiarazione di Ancona” sulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.

Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa (Giugno 2017 – Maggio 2018).

Ad oggi la IAI conta 10 membri, essendo la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina.

Le Presidenze annuali da giugno a maggio dell’anno successivo si susseguono in base all’ordine alfabetico.

La Regione Marche, in collaborazione con l’Iniziativa Adriatico Ionica, il Comune di Ancona, la Camera di Commercio delle Marche e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, organizza il 27 giugno le celebrazioni per il 25° Anniversario della Dichiarazione di Ancona. L’evento sarà l’occasione non solo per ricordare un passaggio storico fondamentale per la cooperazione tra i Paesi dell’Adriatico e dello Ionio, ma anche per rilanciare una visione condivisa verso il futuro, sostenendo con determinazione il processo di allargamento dell’Unione Europea ai Balcani Occidentali. In tale occasione celebreremo questi 25 anni di impegno comune e guarderemo insieme alle sfide e alle opportunità che ci attendono.


Borghi d'Europa e il progetto L'Europa delle scienze e della cultura

L' Associazione Culturale Borghi d'Europa ha promosso il progetto “L'Europa delle scienze e della cultura,” patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), per realizzare un percorso informativo sui temi della sostenibilità.

I Paesi inclusi nel progetto sono: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Macedonia del Nord, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.

Le Regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.

(Ufficio Stampa: a Milano).

Il progetto si è sviluppato negli ultimi cinque anni, finalizzando i propri interventi all'obiettivo di “informare chi informa” e permettere, così, una valorizzazione e una conoscenza delle iniziative delle Istituzioni Europee.

*A marzo del 2024, nella sede del Parlamento Europeo di Milano, si era tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI).





La presentazione del progetto, svoltasi il 5 marzo ‘24 presso la sede dell’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano

*In occasione delle elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta degli 80 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa ha scelto poi un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC, Rete europea di consiglieri regionali e locali.

°Infine, a partire da gennaio 2025 Borghi d'Europa cura una campagna d'informazione internazionale sui temi del 25° Anno della nascita della IAI. A tutt'oggi la rassegna stampa (giugno 2025), comprende oltre 300 servizi informativi pubblicati. A marzo 2025 a Milano, presso il Ristorante Giannino 2 L'Angolo d'Abruzzo, sono stati presentati i Percorsi Internazionali del Gusto, compresi nel progetto IL CAMMINO DELLE IDENTITA'. Cinque le Aziende che hanno accompagnato il viaggio de Il Cammino delle Identità in questi ultimi anni : Oselladore Caffè (Rossano Veneto ,Vicenza) – Torrefazione e La Bottega che realizza da molti anni cesti aziendali e confezioni per ogni ricorrenza e vende prodotti artigianali gastronomici di altissima qualità ) ; Salumificio Spader (Via Europa Unita, 13, 31010 Mosnigo TV) Azienda Vinicola Valmelina ( Mosnigo di Moriago della Battaglia), che ricerca e mantiene vive le ricette e i metodi di lavorazione antichi, utilizzando la moderna tecnologia solo per garantire l’igiene e lac ostante qualità dei prodotti) ; Konsum srl (Cornuda-TV) , che opera nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia. Laura Panizutti (Consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano che sostiene il progetto di Eurosostenibilità nell'area dei temi della finanza etica e sostenibile); Oleificio Andreassi (Poggiofiorito), dal lontano 1878 e da cinque generazioni la famiglia Andreassi produce con cura ed amore uno squisito olio extravergine d'oliva. assicurando la bontà sempre genuina bontà del suo olio, di Poggiofiorito, Borgo del Gusto, in provincia di Chieti, tra l'Adriatico e la Maiella, in una zona di dolci colline. 

A La Morra (Borgo del Gusto- Cuneo), l'Agricola Gian Piero Marrone propone in frazione Annunziata i suoi vini bianchi e rossi. “A La Morra, nel cuore delle Langhe, per vivere un’esperienza unica. Dai filari alla bottiglia, fino ad arrivare in tavola: il nostro ristorante è l’occasione perfetta per vivere e assaporare un territorio in tutta la sua interezza. Dopo trent’anni di consolidata esperienza nell’accoglienza in cantina e nella preparazione di deliziosi pranzi, Agricola Marrone ha aperto le sue porte per il servizio serale. Atmosfera soft e accogliente, piatti raffinati e ricercati accompagnati dai nostri vini, per una cena davvero indimenticabile.”

venerdì 14 febbraio 2025

I Borghi della Storia - Il Borgo dei Fratelli Grinzato a Vigonza

 

Vigonza e il Bor


 

Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa ha creato un Comitato delle Città & dei Borghi di Fondazione, all'interno del Percorso Internazionale Borghi della Storia.

I Percorsi Internazionali sono inseriti nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura, Patrocinato dalla IAI (Iniziativa adriatico ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica)

“Una città di fondazione è un insediamento urbano nato non spontaneamente, ma sulla base di una precisa volontà politica e di un progetto urbanistico. In genere, le città di fondazione sono costruite nella parte fondamentale, detta "nucleo di fondazione", tramite un intervento unitario realizzato in tempi brevi e con una precisa conformazione geometrica, spesso caricata di significati simbolici e modelli ideali “

Lupatin, nel portare i saluti del Vice Sindaco di Vigonza, Damiano Gottardello, ha raccontato la storia del Borgo dei Fratelli Gonzato.


I Borghi della Storia, Città e Borghi di Fondazione : Vigonza



Uno dei temi al centro del Percorso I Borghi della Storia riguarda le Città e i Borghi di Fondazione. Vigonza è stata inserita nella rete e verrà 'letta' secondo le diverse chiavi di lettura dei Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa.

Una lettura che valorizzerà gli aspetti urbanistici ed architettonici, ma che saprà soffernarsianche sulla storia antica , sui Percorsi della Fede, sui Percorsi del Gusto, nel ricordo del grande giornalista ed enogastronomo Luigi Veronelli.


Il Borgo rurale 'Fratelli Grinzato'

Opera dell'architetto Quirino De Giorgio, il borgo rurale "Fratelli Grinzago" fu realizzato a Vigonza (Padova) nel 1938 nell'ambito dei programmi di sviluppo rurale di epoca fascista e rappresenta un omogeneo nucleo urbanistico comprendente le case a schiera, il teatro, la scuola, la palestra, l'aia e il pozzo; gli alloggi erano destinati a famiglie abitanti nei casoni, considerati malsani.

Esso rientra nella più ampia politica perseguita dal regime nel suo ventennio di governo: da un lato la necessità di procedere ad una “bonifica” delle vecchie abitazioni costituite dai casoni e dall’altro, migliorando le condizioni di vita dei lavoratori, incentivare la produzione agricola dell’Italia al fine di raggiungere la completa autosufficienza.

L'architetto Quirino De Giorgio, esponente di spicco del movimento futurista attivo in particolare a Padova e nei territori circostanti, colse l’occasione offerta dai suoi legami anche con gli ambienti politici dell’epoca per mettere in pratica le sperimentazioni nell’ambito della composizione e della progettazione architettonica, influenzate dal vivace dibattito culturale della cerchia di artisti da lui frequentati.

 (fonte: https://www.fondoambiente.it/luoghi/borgo-rurale-fratelli-grinzato)


Quirino De Giorgio, architetto italiano aderente al movimento futurista


Quirino De Giorgio (Palmanova, 27 dicembre 1907 – Abano Terme, 19 aprile 1997) è stato un architetto italiano, aderente al movimento futurista.

Giovanissimo è affascinato da Antonio Sant'Elia, cui sono ispirati suoi primi disegni di architettura.

Si iscrive all'Istituto Superiore di Architettura di Venezia, interrompendo tuttavia gli studi, che riprenderà alcuni decenni dopo. Dopo un periodo di pratica presso uno studio di architettura in Francia rientra in patria, avviando rapporti con alcuni esponenti del movimento futurista: Filippo Tommaso Marinetti (dal 1931), con Carlo Maria Dormal, Gerardo Dottori, Fortunato Depero, Bruno Giordano Sanzin, Tullio Crali, con cui partecipa a numerose mostre d'arte a Padova, Napoli, Bologna e Mantova.

Negli anni '30 riceve numerosi incarichi di progettazione da parte delle autorità fasciste: sono di questo periodo le Case del Fascio di Noventa Padovana, di Sant'Urbano, di Vigonza, di Pontelongo, di Piazzola sul Brenta, le sedi dei gruppi rionali fascisti a Padova in via Giordano Bruno e in Via Cristoforo Moro. Progetta ex novo i nuovi nuclei dei paesi di Vigonza e di Candiana, che vengono realizzati a tempo di record, in poco più di due mesi. In questo periodo De Giorgio vive tra Padova e Roma.

Al termine della guerra ha un breve periodo di inattività professionale in quanto emarginato a seguito della sua adesione al fascismo, riprendendo tuttavia a lavorare alla fine degli anni '40 progettando e realizzando i cinema Altino (in Via Altinate a Padova) e Quirinetta (in Piazza Insurrezione a Padova). Nei decenni successivi realizza numerosi progetti sia in Italia che all'estero.

Pur avendo svolto attività professionale per oltre 30 anni consegue la laurea solo in età matura nel 1959, iscrivendosi all'Ordine degli Architetti nell'anno successivo, dopo una lunga polemica con gli ordini professionali che lo avevano accusato di esercitare la professione senza essere iscritto ad alcun Albo.


Tra gli ultimi progetti si ricorda quello per la nave fluviale per turismo Regina del Nilo, realizzato tuttavia in maniera difforme.

Negli ultimi anni della sua vita De Giorgio abita ed esercita la professione ad Abano Terme, in un complesso residenziale e commerciale da lui progettato in Piazza della Repubblica. Nel 1996 dona al Comune di Vigonza il proprio archivio professionale (o almeno ciò che ne rimaneva a seguito alle numerose dispersioni di materiale), ordinato e conservato dalla compagna dell’epoca, costituito prevalentemente da progetti, disegni, preventivi, foto, modellini e campioni di materiali. Dopo aver subito diversi spostamenti che ne hanno compromesso gravemente l'ordinamento e la conservazione, finendo per essere immagazzinato in Villa Da Peraga (Vigonza), oggi il materiale è stato riordinato in un edificio dedicato (Archivio Quirino De Giorgio) ed è in via di digitalizzazione. Tale archivio era già stato comunque oggetto di segnalazione da parte di studiosi di architettura alla Soprintendenza ai Beni Archivistici di Roma nel 1993.

Tra le sue opere perdute è da ricordare il grande complesso sportivo situato in Via Giordano Bruno a Padova, lungo le mura rinascimentali della città, a fianco del "Gruppo Rionale Fascista Bonservizi": esso comprendeva il Teatro dei 10.000, un grande teatro all'aperto costruito sullo stile di una arena romana, demolito negli anni '60 per far posto a dei campi da tennis.

De Giorgio, oltre all'attività di progettazione, si è dedicato anche al disegno e alla fotografia, oltre che essersi personalmente impegnato come pilota – da giovane – nell'automobilismo sportivo, partecipando a numerose Mille Miglia.

Nel 2020 la monografia «Quirino De Giorgio, An Architect's Legacy» è stato premiata con il Dam Architectural Book Award, come uno dei migliori dieci libri di architettura al mondo.

Quirino De Giorgio è stato uno dei pochi architetti italiani la cui carriera ha coperto la quasi totalità del XX secolo, i suoi anni effettivi e i suoi sviluppi architettonici: infatti il suo lavoro spazia dal futurismo al fascismo, fino alle sperimentazioni legate all'invenzione del cemento armato. Sebbene sia ricordato soprattutto per le sue prime opere futuriste e fasciste, De Giorgio è stato un architetto la cui produzione si è evoluta nel corso della sua vita: fino agli ultimi anni, ha sviluppato il suo lavoro in modo sperimentale e dinamico, un metodo che aveva caratterizzato anche i suoi inizi.



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Vigonza e il Borgo Rurale dei Fratelli Grinzato - Il progetto dei Borghi e delle Città di fondazione


 

Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa ha creato un Comitato delle Città & dei Borghi di Fondazione, all'interno del Percorso Internazionale Borghi della Storia.

I Percorsi Internazionali sono inseriti nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura, Patrocinato dalla IAI (Iniziativa adriatico ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica)

“Una città di fondazione è un insediamento urbano nato non spontaneamente, ma sulla base di una precisa volontà politica e di un progetto urbanistico. In genere, le città di fondazione sono costruite nella parte fondamentale, detta "nucleo di fondazione", tramite un intervento unitario realizzato in tempi brevi e con una precisa conformazione geometrica, spesso caricata di significati simbolici e modelli ideali “

Lupatin, nel portare i saluti del Vice Sindaco di Vigonza, Damiano Gottardello, ha raccontato la storia del Borgo dei Fratelli Gonzato.


I Borghi della Storia, Città e Borghi di Fondazione : Vigonza



Uno dei temi al centro del Percorso I Borghi della Storia riguarda le Città e i Borghi di Fondazione. Vigonza è stata inserita nella rete e verrà 'letta' secondo le diverse chiavi di lettura dei Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa.

Una lettura che valorizzerà gli aspetti urbanistici ed architettonici, ma che saprà soffernarsianche sulla storia antica , sui Percorsi della Fede, sui Percorsi del Gusto, nel ricordo del grande giornalista ed enogastronomo Luigi Veronelli.


Il Borgo rurale 'Fratelli Grinzato'

Opera dell'architetto Quirino De Giorgio, il borgo rurale "Fratelli Grinzago" fu realizzato a Vigonza (Padova) nel 1938 nell'ambito dei programmi di sviluppo rurale di epoca fascista e rappresenta un omogeneo nucleo urbanistico comprendente le case a schiera, il teatro, la scuola, la palestra, l'aia e il pozzo; gli alloggi erano destinati a famiglie abitanti nei casoni, considerati malsani.

Esso rientra nella più ampia politica perseguita dal regime nel suo ventennio di governo: da un lato la necessità di procedere ad una “bonifica” delle vecchie abitazioni costituite dai casoni e dall’altro, migliorando le condizioni di vita dei lavoratori, incentivare la produzione agricola dell’Italia al fine di raggiungere la completa autosufficienza.

L'architetto Quirino De Giorgio, esponente di spicco del movimento futurista attivo in particolare a Padova e nei territori circostanti, colse l’occasione offerta dai suoi legami anche con gli ambienti politici dell’epoca per mettere in pratica le sperimentazioni nell’ambito della composizione e della progettazione architettonica, influenzate dal vivace dibattito culturale della cerchia di artisti da lui frequentati.

 (fonte: https://www.fondoambiente.it/luoghi/borgo-rurale-fratelli-grinzato)


Quirino De Giorgio, architetto italiano aderente al movimento futurista


Quirino De Giorgio (Palmanova, 27 dicembre 1907 – Abano Terme, 19 aprile 1997) è stato un architetto italiano, aderente al movimento futurista.

Giovanissimo è affascinato da Antonio Sant'Elia, cui sono ispirati suoi primi disegni di architettura.

Si iscrive all'Istituto Superiore di Architettura di Venezia, interrompendo tuttavia gli studi, che riprenderà alcuni decenni dopo. Dopo un periodo di pratica presso uno studio di architettura in Francia rientra in patria, avviando rapporti con alcuni esponenti del movimento futurista: Filippo Tommaso Marinetti (dal 1931), con Carlo Maria Dormal, Gerardo Dottori, Fortunato Depero, Bruno Giordano Sanzin, Tullio Crali, con cui partecipa a numerose mostre d'arte a Padova, Napoli, Bologna e Mantova.

Negli anni '30 riceve numerosi incarichi di progettazione da parte delle autorità fasciste: sono di questo periodo le Case del Fascio di Noventa Padovana, di Sant'Urbano, di Vigonza, di Pontelongo, di Piazzola sul Brenta, le sedi dei gruppi rionali fascisti a Padova in via Giordano Bruno e in Via Cristoforo Moro. Progetta ex novo i nuovi nuclei dei paesi di Vigonza e di Candiana, che vengono realizzati a tempo di record, in poco più di due mesi. In questo periodo De Giorgio vive tra Padova e Roma.

Al termine della guerra ha un breve periodo di inattività professionale in quanto emarginato a seguito della sua adesione al fascismo, riprendendo tuttavia a lavorare alla fine degli anni '40 progettando e realizzando i cinema Altino (in Via Altinate a Padova) e Quirinetta (in Piazza Insurrezione a Padova). Nei decenni successivi realizza numerosi progetti sia in Italia che all'estero.

Pur avendo svolto attività professionale per oltre 30 anni consegue la laurea solo in età matura nel 1959, iscrivendosi all'Ordine degli Architetti nell'anno successivo, dopo una lunga polemica con gli ordini professionali che lo avevano accusato di esercitare la professione senza essere iscritto ad alcun Albo.


Tra gli ultimi progetti si ricorda quello per la nave fluviale per turismo Regina del Nilo, realizzato tuttavia in maniera difforme.

Negli ultimi anni della sua vita De Giorgio abita ed esercita la professione ad Abano Terme, in un complesso residenziale e commerciale da lui progettato in Piazza della Repubblica. Nel 1996 dona al Comune di Vigonza il proprio archivio professionale (o almeno ciò che ne rimaneva a seguito alle numerose dispersioni di materiale), ordinato e conservato dalla compagna dell’epoca, costituito prevalentemente da progetti, disegni, preventivi, foto, modellini e campioni di materiali. Dopo aver subito diversi spostamenti che ne hanno compromesso gravemente l'ordinamento e la conservazione, finendo per essere immagazzinato in Villa Da Peraga (Vigonza), oggi il materiale è stato riordinato in un edificio dedicato (Archivio Quirino De Giorgio) ed è in via di digitalizzazione. Tale archivio era già stato comunque oggetto di segnalazione da parte di studiosi di architettura alla Soprintendenza ai Beni Archivistici di Roma nel 1993.

Tra le sue opere perdute è da ricordare il grande complesso sportivo situato in Via Giordano Bruno a Padova, lungo le mura rinascimentali della città, a fianco del "Gruppo Rionale Fascista Bonservizi": esso comprendeva il Teatro dei 10.000, un grande teatro all'aperto costruito sullo stile di una arena romana, demolito negli anni '60 per far posto a dei campi da tennis.

De Giorgio, oltre all'attività di progettazione, si è dedicato anche al disegno e alla fotografia, oltre che essersi personalmente impegnato come pilota – da giovane – nell'automobilismo sportivo, partecipando a numerose Mille Miglia.

Nel 2020 la monografia «Quirino De Giorgio, An Architect's Legacy» è stato premiata con il Dam Architectural Book Award, come uno dei migliori dieci libri di architettura al mondo.

Quirino De Giorgio è stato uno dei pochi architetti italiani la cui carriera ha coperto la quasi totalità del XX secolo, i suoi anni effettivi e i suoi sviluppi architettonici: infatti il suo lavoro spazia dal futurismo al fascismo, fino alle sperimentazioni legate all'invenzione del cemento armato. Sebbene sia ricordato soprattutto per le sue prime opere futuriste e fasciste, De Giorgio è stato un architetto la cui produzione si è evoluta nel corso della sua vita: fino agli ultimi anni, ha sviluppato il suo lavoro in modo sperimentale e dinamico, un metodo che aveva caratterizzato anche i suoi inizi.